Una delle caratteristiche distintive della Honmon Butsuryu Shu è che i fedeli della nostra famiglia religiosa venerano e onorano unicamente il mandala Gohonzon, l’icona verbale di Namu Myoho Renge Kyo. 

Il mandala Gohonzon è una immagine, consacrata dai sacerdoti, con una cerimonia chiamata di Apertura degli occhi (giapp. Gokaigen 御開眼), la quale rende realmente presente, nel simbolo dei sette sinogrammi di Na Mu Myo Ho Ren Ge Kyo, il Dharma meraviglioso (giapp. Myoho 妙法), illuminato dal Buddha Shakyamuni.

A fondamento della spiritualità della Honmon Butsuryu Shu dunque c’è il Dharma meraviglioso, custodito e venerato negli altari (giapp. Gokaidan 御戒壇) come Soggetto di culto. 

L’articolo 3 dei Principi fondamentali della Honmon Butsuryu Shu, recita: “La spiritualità della Honmon Butsuryu Shu si basa su Namu Myoho Renge Kyo, rivelato negli otto capitoli di Honmon del Sutra del Loto e affidato al Bodhisattva Jogyo dal Buddha Eterno, per piantare nell’animo di tutti gli esseri viventi, il seme la causa originale dell’illuminazione”.

E nell’articolo 4: “Il Soggetto di culto della Honmon Butsuryu Shu è il grande mandala di Namu Myoho Renge Kyo”.

Nichiren Shonin, nel suo trattato Domande e risposte sul Soggetto di culto (giapp. Honzon Mondo Sho 本尊問答抄), scrive: “Domanda: Quale dovrebbe essere il Soggetto di culto per la gente comune (giapp. bombu 凡夫) che vive nella sciagurata epoca della fine del Dharma (giapp. Mappo 末法)? Risposta: Si dovrebbe scegliere come Soggetto di culto l’Odaimoku del Sutra del Loto. Domanda: In quale passaggio di sutra o commentari ad opera dei maestri buddhisti si afferma questo? Risposta: Il capitolo «Il maestro del Dharma», nel quarto volume del Sutra del Loto, afferma: «Yakuo, in qualsiasi luogo questo sutra venga insegnato, ovunque venga letto, ovunque venga recitato, ovunque venga copiato, ovunque esista un rotolo di esso, in ognuno di tali luoghi bisognerebbe erigere stupa, ornati dalle sette gemme e costruirli alti, maestosi e decorati con preziosi. Non è necessario che in essi vengano conservate le reliquie del Buddha. Per quale motivo? Perché in tali stupa è già presente l’intero corpo del Buddha (Sutra del Loto, cap. X)»”.

E in seguito: “Il Soggetto di culto che ho citato in precedenza, l’Odaimoku del Sutra del Loto, è il Soggetto di culto di Shakyamuni, Taho e dei Buddha delle dieci direzioni. Esso rappresenta il vero intento del devoto del Sutra del Loto”.

Il mandala Gohonzon fu iscritto da Nichiren Shonin, il devoto del Sutra del Loto, con la chiara intenzione di rendere visibile il Dharma meraviglioso, che è l’anima e lo spirito del Buddha Eterno e Primordiale Shakyamuni ed offrirlo così alla contemplazione spirituale (giapp. Kanjin 観心). 

Nichiren Shonin, nel trattato Sulla contemplazione spirituale del Gohonzon (giapp. Kanjin Honzon Sho 観心本尊抄), descrive infatti il mandala Gohonzon così: “La condizione originaria del mondo di Saha è quella dell’eterna Terra Pura, inaccessibile alle tre calamità e ai quattro kalpa del cambiamento. In questo mondo il Buddha non si è mai estinto nel passato, né mai nascerà nel futuro e i Suoi discepoli sono identici a Lui, poiché la mente di ogni essere vivente compenetra i tremila mondi e i tre regni dell’esistenza. Questa verità non venne rivelata nei quattordici capitoli dello Shakumon, probabilmente perché il tempo non era maturo, nemmeno durante la predicazione del Sutra del Loto: i discepoli non erano ancora pronti a comprenderla. Il Buddha non trasmise le sacre sillabe di Namu Myoho Renge Kyo, quintessenza dell’Honmon del Sutra del Loto nemmeno a grandi Bodhisattva come Monju o Yakuo e tantomeno ai Bodhisattva meno evoluti. Egli, invece, evocò dalla terra uno sconfinato numero di Bodhisattva e rivelò ad essi gli otto capitoli di Honmon del Sutra del Loto. Durante questa cerimonia di trasmissione, il Gohonzon è posto al centro dello Stupa dei sette tesori, che è nei cieli, sospeso sul mondo Saha, terra del Buddha Eterno e Primordiale. All’interno dello Stupa, alla destra e alla sinistra di Myoho Renge Kyo, sono seduti il Buddha Shakyamuni e il Buddha Taho. I discepoli originali dell’Onorato dal Mondo Shakyamuni sono i quattro grandi Bodhisattva, dei quali Jogyo è maestro e guida. Altri grandi Bodhisattva, fra cui Monju e Miroku, sono seduti più in basso, quali attendenti dei quattro grandi Bodhisattva. Tutti quei Bodhisattva, di maggiore o minore evoluzione, che sono stati iniziati e guidati dai Buddha dell’insegnamento di Shakumon, così come quelli che sono giunti da altri mondi, sono come gente comune che sta in ginocchio mentre guarda un’assemblea di nobili a corte. I Buddha provenienti dalle dieci direzioni sono seduti in terra, non in cielo, attestando di essere dei Buddha transitori e che le loro terre sono temporali e non eterne e immutabili. Dei più di quarant’anni che il Buddha trascorse predicando, è solo negli ultimi otto che Egli espose il Sutra del Loto e, persino in esso, è solo negli Otto Capitoli di Honmon che questo sacro e venerabile Gohonzon venne rivelato e trasmesso”.